Pinot Nero metodo classico e Pinot Nero in rosso

Con i suoi 3000 ettari vitati, l’Oltrepò Pavese è la prima zona in Italia, e una delle principali al mondo, insieme a Champagne e Borgogna, per la coltivazione di pinot nero. Fu il conte Augusto Carlo Giorgi di Vistarino a introdurre nella valle Scuropasso la coltivazione del pinot nero attorno al 1850. Nel 1870 a Codevilla Domenico Mazza iniziava la produzione di spumanti a base di pinot nero con la concessione da parte dei francesi di chiamarlo “Champagne d’Oltrepò”. Il primo Metodo Classico italiano nasce dunque in Oltrepò Pavese! L’impegno di figure come il grande enologo Pietro Riccadonna e Angelo Ballabio portò la spumantistica oltrepadana all’eccellenza assoluta e al successo anche internazionale. Nel 1912, il Gran Spumante della SVIC di Casteggio compariva su un vistoso cartellone pubblicitario accanto alla Statua della Libertà a New York. Da quell’epoca a oggi le aziende dell’Oltrepò Pavese hanno esplorato a fondo la duttilità di questo vitigno, ottenendo la DOCG per il Metodo Classico nel 2007 e arrivando a produrre alcuni dei Pinot Nero vinificati in rosso più importanti d’Italia.