Dal punto di vista vitivinicolo l’Oltrepò Pavese si distingue in Italia per l’importanza e la peculiarità delle produzioni. Le colline dell’Oltrepò costituiscono la terza area di produzione di vini certificati in Italia per numero di ettari a vite iscritti all’Albo Vigneti (dopo il Chianti e l’Astigiano) e per ettolitri prodotti (fonte: Consorzio Tutela Vini Oltrepò) e il primo bacino vitivinicolo della Lombardia (con il 63% della superficie vitata produce il 55% del vino dell’intera regione).

Le superfici iscritte agli albi vigneti DOC/DOCG e elenchi delle vigne sono pari a 11.192 ettari per la DOC Oltrepò Pavese, 769 per la DOCG Oltrepò Pavese metodo classico, 17 per la DOC Casteggio e 879 per l’IGT Provincia di Pavia, per un totale di 12.857 ettari vitati in provincia di Pavia su un totale regionale di 20.500 ettari.

I vitigni più coltivati sono Croatina (4.000 ettari), Barbera (3.000), Pinot Nero (quasi 3.000), Riesling (1.500), Moscato (500).

Con questi vitigni si copre l’84% dell’intera superficie viticola dell’Oltrepò.


La produzione di Pinot Nero in Oltrepò rappresenta circa il 75% dell’intera produzione nazionale del vitigno, così come la Croatina rappresenta circa il 70% dell’intera produzione nazionale. La Provincia di Pavia con i quasi 3.000 ettari di Pinot Nero è la prima zona, per estensione, in Italia e una delle zone più importanti a livello mondiale per la produzione di spumanti con 12 milioni di bottiglie annue (di cui 1.5 milioni di spumante Metodo Classico). Analogo primato spetta a livello italiano al Riesling (italico e renano) che ha trovato il territorio ideale in una microzona fatte di piccole valli nei comuni dell’Oltrepò Centrale.